Lorena Zanzarelli

Traversi Giuseppe

 

Non essere focalizzati ci permette di vedere tutto il resto

 

AUROPATA

Il terapeuta dell’Aura,

 

Lorena,

quand'ero piccola, non riuscivo a spiegare quello che sentivo e vedevo, davo nomi alle forme: fate, angeli, gnomi, a volte spettri, capii in seguito, che il mio non era un vedere, era un sentire, il suono si propagava nella mia mente, attirando lo sguardo e in quel momento potevo vedere; realtà vibratorie così sottili ed alte, da essere ignorate dai più. Cominciai a vedere gli angeli nella loro essenza, sopratutto l'Angelo della morte, era quello che mi spaventava di più.

Ci fu un periodo della mia vita che definisco highlander, in cui tutto il presente, il passato e il futuro mi veniva incontro appena incrociavo lo sguardo di una persona,  cominciai, così ad evitare il contatto con gli altri, non potevo frequentare posti affollati, le aure della gente entravano nella mia, quasi soffocandomi.

Così cominciai a studiare yoga, respirazione, erboristeria; cercando delle risposte "viaggiai" in tutti i libri disponibili negli anni 80, poi finalmente venni raggiunta da un libro, di quello, che oggi, posso considerare, il mio maestro e il mio salvatore, il maestro Tibetano Djwhal Khul, mi accompagnò spiegandomi le mie capacità, i miei limiti e le mie potenzialità, scelsi di lavorare con la luce, per la luce e di iscrivermi alla Scuola Arcana, che mi insegnò ad essere di aiuto all'evoluzione planetaria, senza arrecarmi danno, mi insegno l'innocuità e la giusta parola, le azioni da compiere per lavorare con l'energie dei miei fratelli. 

Ancora oggi, però,  quando cammino per strada in mezzo alla gente comune, evito di guardare gli altri per non entrare nella loro privacy, solo a chi chiede può essere dato.

 

 

Pino,

non ricordo in modo preciso quando ho acquisito questo talento, da bambino mi ritrovavo in mezzo a luci e colori che occupavano le mie giornate e i miei sogni.  Fino ai 30 anni questo vedere luci ballonzolanti era un disturbo notevole, non volevo e non potevo credere ad un talento.

Fui visitato nel corso di quegli anni da diversi oculisti che non riuscivano a spiegarmi e a spiegarsi come mai continuavo a vedere luci intorno a tutto ciò che mi circondava, senza risposte esaurienti e dopo avere trovato delle lenti che mi permettevo di non vedere ondeggiare le immagini, ma di stabilizzarle, mi abituai, così la mia visione si attenuò e io dimenticai lo spirito per buttarmi nel meccanico mondo della materia e della visione esteriore.

In un mio viaggio in Russia negli anni ’80 ebbi la fortuna di conoscere e di diventare amico del famoso oculista Dimitri Dementev (allievo prediletto di Fiodorov, l’inventore della microchirurgia oculare) che mi espose la sua teoria sul mio “disturbo,” mi spiegò semplicemente che l’occhio per vedere in tre dimensioni esprime delle scansioni d’apertura e chiusura, e che nel mio caso la scansione era più veloce, permettendomi di vedere gli “ultracolori” formati di fotoni.

La curiosità si trasformò in studio, grazie all'incontro con la mia attuale compagna di lavoro e di vita,  mi arrivò  la consapevolezza di poter percepire, con l’occhio fisico cose così sottili che pochi riescono a vedere. Cominciai a capire il perché le Aure altrui, mi trasmettevano dati: disagio, ansia, serenità. Gli studi di fisica quantistica riuscirono ad abbattere la mia forte razionalità e creammo la professione di "Auropata".

 

 

 

 

Durante le sedute utilizziamo tutto ciò che abbiamo imparato; mani o cristalli per eliminare buchi energetici nell’Aura o per ricucire parti strappate della stessa, aromi o spezie per le meditazioni o per le regressioni; incensi, oli essenziali o resine, musicoterapica….

 


Siamo terapetui  che hanno  imparato ad  aprire le porte dell’inconscio e a tenere saldamente per mano chi ci si affida.

 

PINO:

Durante le analisi profonde, divento parte dell’altro e grazie alla respirazione e alla meditazione profonda riesco ad accompagnarlo ad aprire le porte della consapevolezza ed a portarlo all’appuntamento con la sua anima ed il suo maestro interiore.

 

Sentire il proprio corpo pesante e/o la sensazione di distaccarsi da esso, può provocare in taluni soggetti (quelli che sono solo spinti dalla curiosità) sintomi di malessere dovuti alla paura del non conosciuto, nausea, respirazione accelerata.  Immediatamente  riporto la persona, in contatto con la sua parte fisica.

La seduta terapica, è piacevole e rilassante, quando il corpo si acquieta e l’inconscio è a contatto, in profonda meditazione, posso interagire con le energie sottili, modellando l’Aura con gli “utensili” che sento adatti, così posso eliminare buchi energetici, posso ricucire, ricompattare o riportare l’Aura nella normale sede, quando è spostata o capovolta.

Non è difficile che l’Aura subisca traumi, un incidente, una malattia, una forte emicrania, uno shock emotivo, possono spostare l’Aura rispetto al corpo, questo implica conseguenze sia a livello fisico che psichico.

È difficile spiegare quello che faccio. E' affascinante vedere: le vibrazioni elettriche che salgono e riscendono, incrociandosi, passando attorno e attraverso altre forme di luce; il movimento costante dell’energia che scorre attraverso i chakras e che varia d’intensità di luce e colori perché esprime emozioni e pensieri.

Le emozioni esprimono energia lenta alla bocca del plesso solare, questa entra nel campo energetico con forma circolare, quando la mente esclude l’emotività, l’energia sale alla sommità della fronte.


 

Conoscendo il significato dei colori capiremo le caratteristiche dei nostri interlocutori evitando errori di valutazione, eviteremo litigi, delusioni.

 

 

 

Aura di una piramide di cristallo di quarzo ialino, immagine realizzata con il sistema DGV

 

 

Le luci e le ombre sono sensazioni che il nostro cervello legge ed elabora in forme e colori e dimensioni.
Provate ad immaginare… in un miliardesimo di frazione di secondo, il lobo temporale destro e il lobo sinistro per mezzo di energia elettrica, (elettroni) scatenano la reazione della vista .
Meccanicamente durante la scansione di apertura e chiusura, i nostri occhi trasmettono impulsi che si collegano con altri punti del cervello alla ricerca di informazioni. Le sinapsi scatenano un vero uragano di collegamenti, facendo intervenire alla creazione della forma: l’emotività, la mente, lo spirito o l’anima, tutto questo succede in una frazione di secondo. Noi vediamo ciò che siamo, la nostra vista si evolve con noi. Gli occhi sono la telecamera, il cervello il meccanismo di registrazione.
La grande magia ha inizio quando interviene la mente, quello che al principio, può sembrare un automatismo, diventa unico per ognuno di noi; lei, collega il nostro ego, lo spirito, l’ anima e crea la forma.

 

L’analisi, lo sviluppo, le terapie segnalate, cosi come gli elaborati estratti dai libri il Senso della Vista, o dagli autori R.Assaggioli, A.A.Baley, Arthur Powell, M. Montessori, sono materiale intellettuale e coperti da copywriter di Lorena Zanzarelli e Pino Traversi.



 

Per info 

auraauropata@gmail.com

 

Lorena 3663987362 

Pino   3396987455

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